70.000 i disoccupati, 40.000 gli inoccupati!!!
Questi sono i numeri che rappresentano l’altra faccia del mondo del lavoro nella provincia di Taranto.
...Quasi impossibile contare i lavoratori precari se per precari si intendono braccianti agricoli stagionali, operatori di call center, insegnanti precari, assistenti e dottorandi universitari e tutti i lavoratori che non possono contare su un contratto a tempo indeterminato.
Il precariato, fenomeno nato nel 2003, anno in cui fu varata la legge 30 ( o legge Biagi ), è un argomento scabroso e complicato da affrontare, ma anche di difficile interpretazione poiché, sebbene abbia creato nuovi posti di lavoro, ha innescato una vera e propria forma di “schiavismo” moderno e istituzionalizzato. Difatti il lavoratore precario parte da una situazione di svantaggio da un punto di vista sociale, psicologico ed economico.
Questo è il quadro lavorativo di 3.000.000 di italiani e anche quello del protagonista del film “Fuga dal call-center”, il quale, dopo una laurea con i massimi voti, è costretto a venire a patti con i suoi sogni e le sue ambizioni, pur di guadagnarsi da vivere.
Chi sono i precari e quanti di loro sono coscienti di esserlo?
Quali sono le differenze tra un contratto precario e un contratto a tempo indeterminato?
Quali sono le ripercussioni economico-sociali generate dal lavoro precario?
Domenica 14 novembre alle ore 17:00, l’associazione politico-culturale Sud In Movimento organizza presso il locale S. Sofia (Grottaglie, via Leoncavallo n°58) la visione del film “Fuga dal call-center”.
Dopo la visione del film seguirà l’intervento di Luca Delton, esperto in politiche del lavoro.
L’iniziativa si inserisce all’interno della rassegna cinematografica “Sguardo Su-Reale” durante la quale sarà data la possibilità agli spettatori di scegliere i temi dei successivi appuntamenti.Mostra tutto
Questi sono i numeri che rappresentano l’altra faccia del mondo del lavoro nella provincia di Taranto.
...Quasi impossibile contare i lavoratori precari se per precari si intendono braccianti agricoli stagionali, operatori di call center, insegnanti precari, assistenti e dottorandi universitari e tutti i lavoratori che non possono contare su un contratto a tempo indeterminato.
Il precariato, fenomeno nato nel 2003, anno in cui fu varata la legge 30 ( o legge Biagi ), è un argomento scabroso e complicato da affrontare, ma anche di difficile interpretazione poiché, sebbene abbia creato nuovi posti di lavoro, ha innescato una vera e propria forma di “schiavismo” moderno e istituzionalizzato. Difatti il lavoratore precario parte da una situazione di svantaggio da un punto di vista sociale, psicologico ed economico.
Questo è il quadro lavorativo di 3.000.000 di italiani e anche quello del protagonista del film “Fuga dal call-center”, il quale, dopo una laurea con i massimi voti, è costretto a venire a patti con i suoi sogni e le sue ambizioni, pur di guadagnarsi da vivere.
Chi sono i precari e quanti di loro sono coscienti di esserlo?
Quali sono le differenze tra un contratto precario e un contratto a tempo indeterminato?
Quali sono le ripercussioni economico-sociali generate dal lavoro precario?
Domenica 14 novembre alle ore 17:00, l’associazione politico-culturale Sud In Movimento organizza presso il locale S. Sofia (Grottaglie, via Leoncavallo n°58) la visione del film “Fuga dal call-center”.
Dopo la visione del film seguirà l’intervento di Luca Delton, esperto in politiche del lavoro.
L’iniziativa si inserisce all’interno della rassegna cinematografica “Sguardo Su-Reale” durante la quale sarà data la possibilità agli spettatori di scegliere i temi dei successivi appuntamenti.Mostra tutto
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