Riunioni settimanali



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mercoledì 29 ottobre 2008

venerdì 24 ottobre 2008

Inchiesta di Alessandro Sortino sull'inquinamento di Taranto

La7 - MALPELO - (1a parte)



La7 - MALPELO - (2a parte)




La7 - MALPELO - (3a parte)

La trasmissione Malpelo è online!
Seguitela e commentate nel forum dedicato a questa puntata:

Cordoglianze alle famiglie delle vittime

Gli otto militari morti, nessuna luce sull'incidente

Non si trova una spiegazione per la tragedia che giovedì ha ucciso otto militari dell’Aeronautica italiana. Ottime condizioni del tempo, un equipaggio esperto, nessuno scontro con altri velivoli. L’HH3F «è andato giù in fiamme», come raccontano alcuni testimoni o comunque si è incendiato subito dopo lo schianto, come sostengono altri.

A bordo dell’elicottero caduto c’erano il capitano pilota Stefano Bazzo, 32 anni di Vicenza, il capitano Michele Cargnoni, 30 anni di Brescia; il tenente Marco Partipilo, 29 anni di Bari; i marescialli Giovanni Sabatelli, 50 anni di Fasano (Brindisi); Carmine Briganti, 41 anni di Talsano (Taranto); Giuseppe Biscotti, 37 anni di Grottaglie (Taranto); Massimiliano Tommasi, 34 anni di Calimera (Lecce); Teodoro Baccaro, 31 anni, di San Vito dei Normanni (Brindisi).

L'incidente è avvenuto intorno alle 16.30 di giovedì pomeriggio, tra l'Isle-en-Barrois e Vaubecourt, a nord di Bar-le-Duc, mentre era in volo di trasferimento da Dijon a Florennes. Il velivolo precipitato, secondo quanto riferito dall'Aeronautica, era decollato giovedì mattina insieme a un altro dello stesso tipo dalla base di Rimini. Avrebbe dovuto raggiungere la base militare belga di Florennes, dove avrebbe preso parte a un'attività addestrativa multinazionale denominata Tlp, Tactical Leadership Programme.

Numerosi i messaggi di cordoglio. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha chiesto al capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Vincenzo Camporini, di rendersi interprete presso la Forza Armata e le famiglie dei caduti dei suoi sentimenti di «cordoglio, di solidarietà e di intensa partecipazione al dolore provocato dal luttuoso evento». Il presidente del Senato, Renato Schifani, si è detto «profondamente rattristato», mentre il presidente della Camera Gianfranco Fini ha espresso «i sentimenti del più profondo cordoglio» ai familiari dei militari scomparsi e al Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, Daniele Tei.


Ha espresso il suo cordoglio anche Roberta Pinotti, ministro ombra della Difesa, che ha manifestato «il più profondo dolore, a nome del Partito democratico e mio personale, per il tragico incidente». Anche il segretario Pd Walter Veltroni ha voluto esprimere la sua vicinanza «ai caduti e a tutti i militari italiani impegnati in Italia e nel mondo il cordoglio mio e del Partito democratico per questo lutto».

Grande «vicinanza alle famiglie dei caduti» è stata espressa inoltre dal ministro dal ministro della Difesa Ignazio La Russa, che ha ricevuto una telefonata di condoglianze dal suo omologo francese, Hervé Morin. Condoglianze alle famiglie e «un pensiero grato e solidale a tutto il personale delle Forze Armate, impegnato quotidianamente sia nei teatri di pace che nelle aree di crisi nell'ammirevole assolvimento dei propri doveri», sono stati rivolti invece dal ministro degli Esteri Franco Frattini.
fonte: l'Unità

mercoledì 22 ottobre 2008

"FAME Festival"

Prima:



Dopo:



Leggendo tra i post di GIR mi sono soffermata sul commento di Angelo Milano, organizzatore dell'evento "FAME Festival". Mi ha talmente colpito che ho voluto pubblicarlo sul nostro blog.
Buona lettura.

"Salve a tutti.

Sono Angelo Milano, organizzatore di FAME festival e via dicendo.

Soltanto oggi trovo due minuti per intervenire e dire la mia, mi interessa piu che altro chiarire un po di cose che in questi mesi sono state fraintese.

1- i murales non erano stati autorizzati dal comune, gran parte di quello che i nostri assessori dicono, in generale e a maggior ragione in perverse videointerviste, è frutto della loro scarsa fantasia e fervida paraculaggine.

2- i murales, cari compaesani, belli o brutti che siano, non sono stati fatti per piacere ma per farci pensare e per un attimo si è avuta la sensazione che qualcosa si stesse muovendo. Le cose belle fatte in paese, tipo la piazza con la nuova fontana, quelle, al contrario sono state fatte per non farci pensare e tenerci tutti belli fermi mentre chi è al potere fa i suoi porci comodi.

3- il pesce abbracciato dal gallo era soltanto un pesce. Niente più che un pesce.

4- ma la sapete o no quella del trabattello (impalcatura) sequestrata dai vigili urbani senza alcun tipo di permesso o documento? Io la trovo fenomenale.

5- è stato meraviglioso notare come quanta gente si riempisse la bocca nel proporre di rimboccarsi le maniche e cancellare i murales o raccogliere firme mentre la polizia si rimboccava le maniche e i nostri compaesani raccoglievano mazzate alla discarica, proprio in quei giorni li, e nessuno ha detto niente.

6- dopodichè smetto di andare per punti e concludo,FAME festival è stato un gran successo. Gente da Inghilterra, germania, francia, belgio. spagna e nord italia è venuta alla mostra del 20 settembre soggiornando nel nostro paese e facendo sorridere i propietari di bed and breakfast e alberghi, oltre che ristoratori, gestori dei bar e robe del genere.

Secondo me è turismo. Poi magari raccontateglielo agli assessori.

Ora, vi dirò che ad un certo punto la cancellazione del gallo rende felice anche me. Perché è un altro spunto per farci pensare. Ad esempio, una domanda che potremmo porci è: come ****o è che hanno cancellato il gallo e delle scritte sui muri, delle piazze deturpate, dei mostri di cemento e dell'edilizia selvaggia nessuno se ne frega niente? amici cari, la cancellazione di questo murales è politica.

Nientaltro che politica, scaramucce, ripicche e picci per questioni che non sto neanche a raccontarvi per quanto basse sono. Del quartiere delle ceramiche non gliene frega un ****o a nessuno.

Del centro storico men che meno. Quando parlate di giustizia, chiedetevi cosa diavolo state dicendo, e fatevi una risata. Autoironica, sia chiaro.Questa a modo suo è una vittoria.

L'ennesimo campanello d’allarme che aspetta solo di essere bellamente ignorato.

Adesso se avete due minuti vi prego di leggere alcune riflessioni personali.

Siamo messi male.

Quello che succede in questo paese è la fila alla snai la domenica mattina e un mare di discorsi su fantacalcio e campionato durante la settimana. Intrattenimenti imposti, intrattenimenti ricorsivi, uguali ogni anno, inutili ogni anno. Questo, insieme alle polverose iniziative del comune è tutto quello che abbiamo.

Non ci lamentiamo poi quando i ragazzi a 18 anni sostengono di voler scappare da grottaglie o quando l'unico intrattenimento possibile è ubriacarsi senza un motivo 5 sere a settimana. Non ci lamentiamo se l'immagine che noi stessi abbiamo del nostro paese non è positiva.

A me girano le palle quando i miei amici parlano male di grottaglie. Grottaglie è meravigliosa e se non c’è niente da fare basta che sia tu il primo a farlo, o quantomeno non rompere le palle a chi ci prova.Io ci ho provato. Qualcuno potrà pensare che il mio tentativo non sia stato adeguato, ma onestamente, per dire le cose proprio come stanno, me ne fotto.

Ho lavorato per mesi, 24 ore al giorno a sbattermi per questo progetto, per farlo qui e per darmi un'alternativa a quanto mi è stato offerto imposta dall'alto. con il sorriso sulla faccia possi dirvi che ha funzionato. L'aiuto di chi ci ha creduto è stato utilissimo, il dissenso di chi non ha apprezzato, anche quello è servito, era anche lui nel disegno all’origine perché ogni comunicazione prevede un destinante ed un destinatario cosi come uno scambio di informazioni fra le due parti.Non si sa mai che queste informazioni a volte possano rientrare nella categoria cultura.

E ora torno al lavoro.

Non ho una scrivania al comune, non sono tanto esperto in truffe assicurative, non ho aperto la 600esima pizzeria e non ho fondato un associazione qualsiasi per rubare i soldi alla comunità europea, di conseguenza ho molto da fare.

Statevi bene.

Di angelo milano (inviato il 21/10/2008 @ 22:23:08) .

domenica 19 ottobre 2008

Da un socio del Sud che studia a Firenze

Non possiamo permettere che l'università pubblica diventi una fondazione privata, se questa legge 133/2008 diviene esecutiva, la ricerca e la stessa cultura non potrano essere più libere.

Questi video di seguito riportati sono testimonianze di studenti, professori e ricercatori della facoltà di agraria di Firenze che protestono in modo più costruttivo possibile: facendo lezioni in piazza.

Prof. Mario Falciai (ex pres. facoltà di agraria) , Prof. Anna Acciaioli



Prof. Vitti



dott. Michele Nori

sabato 18 ottobre 2008

CS - Caso GEA....pretendiamo la verità!

Il Sud in Movimento pretende la verità sulla questione della casa di riposo di Grottaglie, è inutile che il Sindaco , la maggioranza ed anche l’opposizione continuano a nascondersi dietro il dito, quella questione era evitabile e nessuno ha fatto niente.

Innanzitutto è necessario capire come sono state selezionate le persone che sono state riassunte, appare evidente che il metodo è fin troppo discrezionale, quasi clientelare, infatti sono state lasciate a casa 17 persone tra cui 2 os.s., che erano le figure richieste, in secondo luogo sono state messe fuori delle persone che traggono reddito, per tutta la famiglia, solo ed esclusivamente da quel lavoro, mentre invece sono state riassorbite persone che posseggono case e i cui mariti sono dipendenti pubblici o comunque hanno già uno stipendio, e che avevano meno anzianità.

Non vorremmo, come ci hanno detto alcuni lavoratori licenziati che ci hanno chiesto una mano, che fossero state fatte delle liste di proscrizione o al contrario dei favoritismi, cosa che sarebbe molto grave, come è grave che i rappresentanti sindacali siano stati riassorbiti senza battere ciglio pur avendo una situazione economica migliore di quelli rimasti a casa.

Non riusciamo a capire come mai da un momento a l’altro sia scoppiato questo caso GEA, eppure qualche tempo fa comparve su Panorama che la nostra casa di riposo era la terza in tutta Italia, in quanto a qualità e servizi, forse non tutti sapevano ciò che alcuni licenziati sono venuti a raccontarci.

In particolare è emerso che, alcuni nomi riportati su quelle liste sono molto vicini, in alcuni casi parenti, ad amministratori e segretari di partiti, mentre sarebbero stati lasciati a casa i cosiddetti poveri diavoli i quali però non ci stanno ad accettare questa situazione ed infatti ci hanno raccontato che la casa di riposo ed il servizio domiciliare andavano avanti grazie al loro sacrificio e anche grazie al silenzio che erano costretti ad accettare.

Non è più possibile sottacere che queste donne e uomini, svolgevano attività lavorative che non competeva loro svolgere, tipo lavare scale e portoncini e a volte molto di peggio e che quando si lamentavano venivano nel migliore dei casi “invitate a sorvolare” una sorta di lavoro misto tra imprese di pulizie e assistenza agli anziani, senza parlare poi degli straordinari e di quei dirigenti di settore che davano disposizioni senza averne il diritto. Ovviamente tutti sapevano ma tutti tacevano, alcuni per non perdere il posto di lavoro, altri invece perché forse ritenevano che il cliente ha sempre ragione.

Su questa storia bisogna fare chiarezza, perché a farne le spese sono uomini e donne che per quel lavoro hanno compresso la propria dignità, la propria salute, le proprie esigenze familiari e personali ed ora nonostante tutto si ritrovano abbandonate.

Non ci sono scuse, chi sapeva doveva denunciare, non mi riferisco solo ai lavoratori, che in ogni caso sono l’anello debole, ma alle istituzioni, ai sindacati.
Molta delusione viene proprio da questi ultimi, a loro diciamo che se sapevano dovevano evitare tutto ciò, dovevano fare l’unica cosa che gli compete “tutelare i lavoratori”, loro esistono per questo, non per concordare, non per firmare protocolli, ma solo ed esclusivamente per difendere i lavoratori in questo caso tutti, se sapevano che le cose non andavano come dovevano, allora dovevano prevenire, se c’era qualche lavoratore che faceva il furbo, dovevano essere duri con lui e rimetterlo in riga, ma non permettere che accadesse questo scempio.

Ma la responsabilità più grande, come è noto, oltre che dell’impresa, è dell’amministrazione comunale, che anziché badare alla festa dei nonni ed alla pompa magna, doveva impedire, sempre che ciò fosse il loro intento, che a farne le spese fossero i lavoratori i propri cittadini gli stessi che qualche tempo prima li avevano votati.

Adesso è il momento di tirare le somme è ora che si inizino ad assumere le responsabilità, in primo luogo l’assessore ai servizi sociali Luciano Santoro ed il sindaco Raffaele Bagnardi, sui quali per competenza ricade tutta la responsabilità e non ci sono scuse che tengano, devono risolvere il problema di quelle persone, o si devono dimettere. Si dimetta Trivisani, che tramite un comunicato del suo partito disse che se un solo lavoratore fosse stato licenziato si sarebbe dimesso e non ci venga a dire che ad oggi quei lavoratori sono ancora in aspettativa, non accettiamo simili riposte, è ora di passare ai fatti, di assumersi le responsabilità, di dimostrare che il Politico prima di tutto è una persona seria.

Ci auguriamo che tutto si risolva positivamente, comunque a quei lavoratori diciamo che il Sud in Movimento è al loro fianco.

martedì 14 ottobre 2008

CS - Caso “GEA” crisi annunciata…tutti sapevano

Come al solito anche in questa vicenda a farne le spese sono i cittadini ed in modo particolari i lavoratori.
Il Sud in Movimento offre la massima solidarietà ai lavoratori della GEA, atteso che il licenziamento non è colpa loro ma conseguenza di un compendio di cattiva gestione.
In primo luogo precisiamo che il sostegno ai lavoratori è incondizionato perché essendo loro l’anello debole della catena stanno subendo un doppio sopruso: il primo è legato a tutto quello che hanno dovuto sopportare per entrare a lavorare presso la casa di riposo ed il secondo di tutte le sofferenze e non solo, che stanno sopportando per non essere mandati a casa.

Chiaramente non è tutto qui,come tutti sanno nel dicembre 2007 è stata istituita la figura degli O.S.S. (operatori socio sanitario) e che tutte le imprese, cooperative, enti ecclesiastici che gestiscono strutture come la nostra casa di riposo, dovevano dotarsi di un certo numero di queste figure, oltre ad operare ovviamente in strutture a norma (qualità che in merito alla nostra vanno accertate).

Orbene, chiaramente essendo stata istituita da poco tale figura sembrerebbe logico pensare che qualcuno sarebbe stato inadempiente nel pubblicare i bandi per la formazione di tali figure, invece stranamente così non è stato, la Regione Puglia nel Bollettino Ufficiale 183/2007 pubblicava l’avviso n°11/2007 che dava tempo entro il 21/01/2008 per presentare i progetti anche relativi agli operatori già in servizio, che tra le altre cose erano finanziati con i POR. Stranamente, però la GEA non si è convenzionata con nessun ente, pur sapendo che la presenza di tali figure è obbligatoria per poter continuare ad esercitare tale attività.
Infatti, come per magia nel bando di gara pubblicato a febbraio dal Comune di Grottaglie, erano previste, a pena di decadenza, tali figure che ovviamente la GEA non possiede, da qui i licenziamenti.

A questo punto la domanda appare spontanea: i sindacati in tutto questo dove erano?
La legge era chiara, la formazione è tra le altre cose un loro cavallo di battaglia e guarda caso non sono riusciti a fare niente per evitare tutto ciò, ora invece si dannano l’anima per quei 17 lavoratori rimasti fuori, che tra le altre cose nel silenzio generale assistevano persone lungodegenti , fatto non consentito in quella struttura.

Noi del Sud in Movimento continuiamo a chiederci quali siano i criteri di selezione utilizzati per quei 22 lavoratori riammessi, e soprattutto, ci chiediamo come è stata scelta e contattata la DOMUS nel mare magnum delle cooperative che operano in quel settore?

In fine ci chiediamo, come è possibile tollerare che la Giunta Comunale nella delibera 568/2008 con cui affidava in licitazione privata alla DOMUS tale attività, chiedeva espressamente alla predetta cooperativa garanzie in merito alla realizzazione della “Festa dei nonni”?

Come si può pensare a tali frivolezze mentre circa 40 persone stavano per essere licenziate, e come si può accettare che la DOMUS offra 1700 € come contributo e si faccia tra le altre cose anticipataria di 5700 € per tale festa, mentre sulla testa dei lavoratori si stava abbattendo la mannaia della disoccupazione?

martedì 7 ottobre 2008

Da Filonide Taranto

FilonideTaranto

Da GirWebTV

GirWebTV

Grazie...

...ad ogni singola associazione, ad ogni comitato, agli artigiani, artisti di strada, giornalisti, spettatori, spettatrici... grazie ai bambini che hanno gioito per il nostro festoso pagliaccio e danzato con il tamburello del nostro Pulcinella...grazie ai musicisti, batteristi, cantautori e cantautrici, pizzicati e “rapperisti”…grazie ad ogni singolo socio del Sud in Movimento e non, che ha lavorato instancabilmente per cercare di far stare bene chi ci vuole bene e chi no… grazie ai blogghisti che sono stati così solidali e “incoraggianti” prima e dopo l’evento…grazie ai presidianti, all’ascoltatore sensibile alle tematiche trattate…grazie per chi voleva esser lì con noi ma non c’è riuscito…grazie a chi era vicino con il cuore…grazie semplicemente per chi ci crede.

lunedì 6 ottobre 2008

Da Tutto il resto è noia

Sono stata molto contenta e lo sono ancora del successo della Notte dei Briganti, mi ha fatto molto piacere sapere che questi ragazzi siano stati premiati dal successo dopo tanto lavorare, solo chi non si è mai cimentato in queste avventure non può capire cosa significhi organizzare un evento cittadino.

Un bravo va dato a pieno titolo a questi ragazzi e sarebbe opportuno che chi alberga nelle stanze dei bottoni guardasse a loro con interesse e si prodigasse affinché a questi ragazzi fosse data la possibilità di organizzare eventi in città al fine di creare tanta attenzione su problematiche come quelle ambientali, che aldilà della questione terzo lotto si e terzo lotto no, adesso ci dovrebbero vedere impegnati, tutti, nella diffusione della cultura della raccolta differenziata, non sarà cosa facile perché molti non vogliono abbandonare la comoda abitudine di versare tutto in unica pattumiera.

No! dobbiamo porre fine a questa deplorevole abitudine e diversificare il contenuto delle nostre pattumiere, diamoci da fare. Io con molta meraviglia ed ovviamente grande compiacimento ho visto un anziano 90 enne a Carosino a diversificare la raccolta del suo pattume domestico e convogliarlo con grande attenzione nei contenitori civici di pubblico smaltimento differenziato.

Avrei voluto fargli la foto e proporlo come immagine di un poster di propaganda, magari scrivendo:
Lui la fa la raccolta differenziata e tu?

Tutto il resto è noia

Dal sito quartocanaleradio.it

AMBIENTE: i briganti differenziano!!

GROTTAGLIE - Anche quest’anno, strepitosa occasione di festa a Grottaglie, in provincia di Taranto. Ieri, puntuale come un orologio svizzero e’ tornata, questa volta al Castello Episcopio, “La notte dei Briganti”. Il tema, mai come quest anno, e’ stato di estrema attualita’: io non mi rifiuto: differenzio! Secondo Sud in Movimento, associazione politico-culturale organizzatrice dell’evento, con la differenziata i risultati che si possono ottenere sono:
+ salute – tasse,
+ ricchezza – inquinamento,
+ civilta’ – discariche,
+ materie prime!

Molti storceranno il naso perche’ non si sente parlare d’altro, vero, ma un insieme di persone che organizza un evento di questa portata sicuramente non lo fa perche’ ha voglia di essere “pedante”.

L’apparenza del pensiero, di un momento, di una festa etc etc, potrebbe, e in questo caso lo e’, essere contaminato da un malessere dell’anima. Quell’anima da cittadino del mondo che, assicurando ogni giorno i suoi doveri, si ritrova come controparte la negazione dei propri diritti. Quei diritti che dovrebbero garantire una vita tranquilla a chi paga le tasse, assicura il suo obolo alla solidarieta’, tende la mano a chi ne ha bisogno e lavora per garantirsi la sopravvivenza.

Forse entriamo nel campo dell’“utopia”. Forse. Ma, essendoci alla Notte dei Briganti, ho notato, mentre tanti volontari garantivano materiale informativo, che tutti i presenti avevano in questa occasione una grande possibilità: respirare l’aria della “liberta’” senza condizionamenti di nessun tipo, se non quello dell’intenso odore della terra atto a rendere l’atmosfera unica, proprio come quella che vivevan i briganti.

Tanti i gruppi musicali che si sono esibiti, tutti bravi e senza capricci. Rispetto ai piu’ blasonati, non hanno temuto il freddo, non si sono coperti la gola, hanno cantato meglio di tanti altri artisti e, soprattutto, lo hanno fatto senza pretendere nient’altro che la possibilita’ di stare insieme e…ballare.

Anche in questo, insomma, si sono differenziati dando la possibilita’ ai presenti di scegliere in quale contenitore del proprio essere cittadino mettere il piacevole momento che regalavano. Quale contenitore avran scelto? Due le possobilita’: quello dell indifferenza o della partecipazione. Agurandoci che la scelta sia ricaduta sul secondo, il probabile risultato ottenuto sara’ quello di aver fatto comprendere che siamo ancora di piu a voler lasciare un mondo differente ai nostri successori.

Intanto, nell’attesa, non mi rifiuto: differenzio!
(L. A.)

Sinceramente addolorati...

l'associazione Sud in Movimento è vicina al gruppo
"Helter Skelter" in questo momento per loro molto
delicato per la perdita di un loro caro amico.
Un abbraccio a tutti voi.

DIVIDE ET IMPERA?

In merito ai fatti del 1 settembre scorso di fronte al III lotto della discarica Ecolevante a Grottaglie, e alla ripresa delle attività contro la stessa che ne è seguita.


È EVIDENTE che esistono grandissime differenze di visione politica tra i diversi soggetti che negli ultimi anni hanno agito con modalità e linguaggi diversi per sensibilizzare le Comunità Locali attorno all'enorme problema del degrado del territorio, e in particolare attorno alla mostruosa discarica per rifiuti speciali di Grottaglie.

Abbiamo visto soggetti di orientamento più legalista e istituzionale attivi su un poderoso e preziosissimo lavoro di documentazione, denuncia, estenuanti iter burocratici che hanno fatto emergere tutto il nascosto delle procedure di progettazione, autorizzazione, realizzazione e gestione di questo ecomostro. E abbiamo visto soggetti più propensi ad una esposizione diretta e ad una testimonianza fisica costante sul sito stesso, vivere giorno e notte nel ventre della bestia. Altri soggetti sono comparsi con gran strepito di fuochi d'artificio e poi più nulla si è sentito... Ricordiamoci che l'inverno scorso eravamo tutti insieme in strada a Grottaglie.

Si sono dunque manifestate almeno due anime contro la pericolosissima creatura voluta da Settani, Bagnardi & C. Una più democraticista, che crede nel funzionamento di questo "sistema" e nella necessità di ripararne i gravi difetti e rimuoverne le numerose "mele marce" - un esempio ne è il Comitato "Vigiliamo per la discarica". Un'altra che non crede affatto a questo "sistema", lo considera intrinsecamente altro rispetto ai bisogni delle persone e cerca nuove forme di democrazia diretta anche indipendentemente dalle procedure istituzionali – presente nel "Presidio Permanente" pur non essendone l'unica componente all'interno. NOI COME URUPIA siamo parte di questa seconda anima, e al tempo stesso riconosciamo l'immenso valore del lavoro svolto da chi ha iniziato questa lotta anni fa, arrivando a creare il caso storico della Legge di Iniziativa Popolare. Sappiamo che entrambe queste anime condividono l'idea della assoluta improponibilità della attuale classe politica nel suo insieme, della disumana dittatura della speculazione e del massimo profitto immediato, e del disinteresse sostanziale di entrambi ai disagi innumerevoli che continuano a produrre.

Questo potere è troppo grosso, e non bastano certo da sole azioni dimostrative e di protesta, né le maratone procedurali e amministrative. Serve tutto! E anche di più!!

A tutti questo potere, ricco di strumenti di pressione e di repressione, di contorcimenti normativi, fa paura. Se questo è il problema, la Paura, allora parliamone, serenamente, apertamente: cerchiamo di capire come vincere il muro di gomma, l'inerzia causata da questa paura nella maggiorparte delle persone. Non nascondiamoci dietro a schermaglie sulle reciproche forme di protesta, dissenso, proposta. Spezziamo il gioco eterno del Divide et Impera che sembra si sia di nuovo innescato.

Queste problematiche sono le stesse che da tempo in tutta Italia si vivono le diverse realtà in lotta contro gli innumerevoli ecomostri realizzati, in costruzione o in progetto. Crediamo necessario stringere più fortemente i contatti nel Patto di Mutuo Soccorso. Al Presidio Permanente abbiamo visto in atto una vera seppur ancora piccola esperienza di partecipazione aperta e diretta di quanti di volta in volta si avvicinavano, anche per la prima volta o da poco tempo. E questo tipo di spirito lo accomuna a molte delle altre esperienze citate, quantomeno a quelle che hanno maturato la consapevolezza della necessità di nuove forme di democrazia diretta e di gestione partecipata delle risorse.

Quello della legalità o dell'illegalità dietro alla realizzazione del III lotto non è per noi il problema principale: è giusto sottolinearlo per evidenziare l'intrinseca natura mafiosa della collusione tra un concetto aberrante di "impresa" e la realtà dittatoriale della politica della delega. Siamo convinti che solo l'azione delle persone possa fermare tutto ciò. Azione che deve comprendere sia il cercare di imporre alle istituzioni altre regole (magari all'inizio più realisticamente proporre), sia l'esporsi in prima persona per cercare di bloccare fisicamente l'attività della discarica (magari all'inizio più modestamente ostacolare). Dobbiamo essere tutti consapevoli che non è possibile agire, in nessun senso, senza esporsi a qualche tipo di ritorsione. Dovremo tutti coltivare la difficile arte dell'astuzia, del coraggio e della razionalità collettive. Dovremo imparare a non distogliere l'attenzione dai nostri veri nemici: Settani, Bagnardi & C. La misura della loro determinazione ad andare avanti: circa 150 € a metro cubo ciò che pagano le imprese alle discariche per seppellire i rifiuti pericolosi, da moltiplicare per i 2'200'000 metri cubi del terzo lotto, quelli dei primi due lotti, quelli di un futuro quarto lotto, più tutti gli ampliamenti che ci saranno, più eventuali "extra" derivanti dall'impossibilità di controllare tutto ciò che di volta in volta viene sversato...

Il poliziotto o il carabiniere è uno spauracchio messo lì non solo per reprimere, ma così facendo per cercare di catalizzare verso di lui un astio collettivo, per divenire lui berasaglio non solo di una lucida indignazione ma anche di una emotività collettiva, facilmente manipolabile. L'agente di pubblica sicurezza in questa battaglia, non lo consideriamo più avversario e non più pericoloso del cittadino rassegnato o consenziente alla devastazione del territorio, o del camionista che trasporta carichi velenosi per un tozzo di pane... Nostra avversaria è la rassegnazione – vestita o meno con una divisa – e la nostra rivoluzione culturale e morale è precisamente la lotta, inevitabilmente lenta, forse infinita, contro questa rassegnazione. E pure nell'immediato che già compromette il futuro, c'è il danno tangibile provocato dai nemici sopra citati, la guerra che hanno dichiarato alle persone, al territorio e al futuro, la necessità di nostre proposte e risposte ora. Una denuncia penale e il venire portati via non sono i rischi peggiori per nessuno in questa partita...

Non c'è una alternativa al pensiero unico dominante – quello della massimizzazione del profitto immediato e della società del controllo totale, il tutto a pesante pregiudizio del Futuro. Il mondo è bello finché è vario. Le alternative possibili e sperimentabili sono tante, perché tante sono le persone, le sensibilità, le predisposizioni, le paure. Tantissimi possono e devono essere i percorsi e gli strumenti – secondo le forze e le fragilità di ogni persona – che concorrano a una lunga e lenta rivoluzione culturale e morale che mini le basi stesse dell'attuale pensiero dominante. Sta a tutti noi gestire questo dato di fatto come nostro potenziale punto di forza, o lasciare che venga usato come potenziale debolezza interna di tutta quella società che ancora non vuole rassegnarsi al pensiero unico. A noi tutti la scelta tra costruire percorsi di collaborazione tra le diverse inclinazioni e orientamenti volte alla salvaguardia del territorio e delle generazioni future, e il rassegnarsi ancora ad una presunta incomunicabilità tra le stesse.

INFINE TRE PROPOSTE:

Un appuntamento ad Urupia domenica 19 ottobre prossimo – giorno della nostra Festa di Fine Vendemmia – con tutte le realtà in lotta contro il III lotto, per chiarire apertamente le reciproche differenze ed elaborare strategie di lotta ora che il gioco si fa ancora più pesante e pericoloso;

Una Campagna di boicottaggio da promuovere presso le Cittadinanze, di tutto quanto sponsorizzato o comunque finanziato da Ecolevante sul territorio (ad esempio invitare a non andare alle partite di calcio del Grottaglie);

Una Campagna di non-partecipazione da promuovere presso artisti di strada o operatori culturali in genere, alle iniziative organizzate e finanziate dal Comune di Grottaglie (specie sotto le feste principali).

La Comune Urupia

c.da Cistonaro/c.da Petrosa

Francavilla F.na (BR)

mercoledì 1 ottobre 2008

Da un socio del Sud in Movimento "fuori sede"... lontano logisticamente ma vicino alla sua Terra"

Il problema dei rifiuti: la loro produzione, smaltimento e/o riciclaggio è ormai un tema sul quale la società non può fare a meno di confrontarsi.
Il Collettivo D'Agraria di Firenze, un gruppo indipendente di studenti della suddetta facoltà, si batte oltre che per i diritti degli studenti anche per la salvaguardia di una fonte esauribile come la natura e dei diritti alla salute dei cittadini.

Sentita una profonda sensibilità al tema già nei mesi passati avevamo intrapreso nei locali della Facoltà d'Agraria una serie di iniziative di informazione e confronto ; il 25 settembre è stato organizzato un aperitivo al quale hanno partecipato circa 200 persone. In quest'occasione sono stati proiettati alcuni video sulla situazione della discarica di rifiuti speciali di Grottaglie in provincia di Taranto, in particolare alcune immagini sconcertanti hanno indignato i presenti: quelle riguardanti il sit-in del primo settembre 2008, quel giorno la popolazione Jonica si è trovata a dover subire da parte delle forze dell'ordine un azione repressiva a cui i cittadini hanno risposto continuando la loro pacifica manifestazione di protesta.

Il Collettivo d' Agraria insieme a tutte le persone sensibili e coscienti al tema ambientale che hanno partecipato all'iniziativa sono solidali al presidio NO DISCARICHE di Grottaglie e denunciano la situazione tarantina come uno scempio ambientale che non ha eguali in Europa a cui si dovrà al più presto porre rimedio, con tutti i mezzi possibili in primis la conoscenza degli avvenimenti e la loro denuncia.

Ci è sembrato doveroso contribuire alla lotta sostenuta dalla popolazione tarantina sia da un punto di vista morale, che con un piccolo contributo economico, infatti parte del ricavato verrà devoluto al presidio "No-Discariche" e al "Sud in Movimento".

COLLETTIVODIAGRARIAFIRENZE@YAHOO.IT

CS - Comunicato Stampa - Notte dei briganti

Domenica 5 ottobre 2008 a Grottaglie (TA) presso il Castello Episcopio e Largo immacolata si svolgerà la terza edizione della manifestazione politico culturale “La Notte dei Briganti” organizzata dall’associazione grottagliese “Sud in Movimento”.

Quest’anno, il tema sarà “la raccolta differenziata, le energie alternative e la democrazia dei popoli”, argomenti che in continuità con le edizioni precedenti, mettono in evidenza la tragica situazione ambientale e democratica che affligge il meridione d’Italia, in particolare Taranto e la sua provincia.

Evidentemente, lo stato delle cose spinge i cittadini ad occuparsi in prima persona del territorio e delle sue problematiche, infatti, proprio in questo anno Grottaglie è teatro di una forte mobilitazione popolare e pacifica, che vuole discutere e promuovere risposte alternative a quelle che stanno portando alla distruzione del pianeta e all’aumento dei tumori sul nostro territorio.

Proprio per questo non si poteva che scegliere questa cittadina, come palco naturale per rappresentare l’incapacità delle attuali amministrazioni, locali e non, da destra e sinistra, a risolvere le problematiche ambientali e democratiche dei propri cittadini.

Tale manifestazione, è ormai un appuntamento fisso ed attesissimo da quanti vogliono partecipare ad un evento culturale in cui ci si può confrontare e informare sulle tematiche proposte, infatti alle 17:00 si darà il via all’evento con una assemblea a cui parteciperanno comitati e associazioni, locali e nazionali; poi al termine dell’ assemblea ci sarà l’inizio dei concerti, che faranno da cornice agli interventi dal palco delle associazioni e comitati che vi parteciperanno.

Inoltre questa manifestazione prevede al suo interno l'Art Festival delle Province Meridionali ed i gruppi musicali che si esibiranno saranno: i Nausicaa (Rithm'n'Blues - Rock Blues), i Senzarancorefran (Rock), i Tarantae & Province Ensamble (Pizzica e Folk), gli Helter Skelter (Rock-Pop Italiano), i Sud Foundation Krù (Hip hop - Rap); vi sarà poi la rappresentazione teatrale della “Compagnia Pagine Verticali“ di Roberta Fiordiponti, Adriano Calzolaro, Daniela Colapinto, in più ci saranno stand informativi ed espositivi, una singolare estemporanea di pittura realizzata da artisti locali, proiezioni, mostre di pittura e intrattenimento per bambini.

L’associazione organizzatrice “Sud in movimento” distribuirà dei pieghevoli contenti informazioni sulla raccolta differenziata e le energie alternative, che ovviamente vuole essere il primo vero input informativo su tali tematiche, atteso che a Grottaglie, ma in tutta la regione, le amministrazioni non mettono in atto una vera e propria politica per la raccolta differenziata, lasciando credere ai cittadini che la vera soluzione ai rifiuti è l’inceneritore o la discarica, contravvenendo a quanto stabilito dalla direttiva europea.

Sabato 4 ottobre 2008 alle ore 10 presso la sede dell’associazione Sud in Movimento (sita in Grottaglie nel Vico San Nicola 6 -nel centro storico-) si terrà una conferenza stampa a cui si invita tutti a partecipare.
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